Quali premi utilizzare per l’addestramento del cane?

quali premi utilizzare per addestramento del cane

Quando si parla di premi per cani da utilizzare per l’addestramento, la nostra mente va immediatamente su bocconcini e biscotti. Ma in realtà il cibo non è l’unico modo per poter premiare il nostro cane.

Sono infatti quattro le tipologie di premi per il nostro cane, che possiamo utilizzare:

  • la voce, l’inflessione del tono della nostra voce e le parole di lode;
  • il gioco, come la pallina per stimolare l’istinto ludico e predatorio del cane, e la treccia in pile o la corda per fare il tira e molla o combattimento amichevole;
  • le carezze, le coccole e il contatto in quelle forme che sono gradite al nostro cane;
  • e da ultimo, finalmente, il cibo.

Il fatto di scegliere un tipo di premio invece di un altro è funzione di diversi fattori.

Dipende, in primo luogo, da cosa stiamo insegnando al nostro cane e se glielo stiamo insegnando per la prima volta oppure se è un allenamento per favorire la memorizzazione.

Un secondo fattore è rappresentato dal luogo in cui stiamo lavorando. Se siamo in un ambiente tranquillo che favorisce la concentrazione, come all’interno della nostra abitazione, o se siamo al parco con diversi disturbi come odori, persone e altri cani che possono attrarre e distrarre il nostro cane.

Per capire quale è meglio utilizzare nelle diverse situazioni, basta tenere a mente la seguente regola generale. Il gioco, sia con la pallina che con la treccia, o qualunque altro oggetto, tende a sovraeccitare il cane. Di conseguenza sarà possibile utilizzarlo con buoni risultati, soprattutto per comportamenti già appresi, anche solo in parte, e anche in ambienti più ricchi di stimoli distraenti.

Altrimenti diventa complesso mettere il cane nelle condizioni di capire e memorizzare ciò che gli stiamo dicendo. Perché sarà troppo attratto e coinvolto dal gioco.

Parole di lode, carezze e cibo, tendono invece a mettere il cane in uno stato di maggiore calma, quindi più propenso all’ascolto e alla comprensione di quello che stiamo cercando di insegnare.

Un altro aspetto da non sottovalutare è rappresentato dai gusti del nostro cane. La scelta del premio va fatta considerando che il premio deve essere gradito al cane. Solo così potrà essere percepito come rinforzo e favorire l’apprendimento e la memorizzazione.

Quindi, dobbiamo scegliere premi graditi al cane e non che siano solo comodi per noi.

Ad esempio, premi come parole di lode e carezze sono spesso i più ambiti e desiderabili da parte della persona. Semplicemente perché sono comodi da utilizzare, sono economici, non sporcano (a meno che non sia sporco il cane) e non c’è rischio che li dimentichiamo a casa quando usciamo con il nostro cane.

Di fatto però, questi premi fanno leva su quella che è la nostra capacità di creare relazione con il cane, sul nostro carisma nei suoi confronti e sulla nostra abilità nel farci ascoltare. E tutto questo non è facile, soprattutto per chi si trova ad avere a che fare con un cane per la prima volta.

Gli altri premi, diventano però un buon ponte per portarci a capire come essere persone migliori nel relazionarci correttamente con il nostro cane, a farci apprezzare e ascoltare per quello che siamo e non per quello che abbiamo.

Ci vuole tempo, pazienza e costanza, ma quando si riesce è un’emozione impagabile.

Quando gratificare il cane con i premi

I premi rappresentano un rinforzo. Di conseguenza sono uno strumento per gratificare il cane.

Gratificare il cane con dei premi, significa sottolineare che il comportamento da lui tenuto è positivo e che proporlo, gli permette di ottenere qualcosa da lui desiderato e apprezzato.

Il concetto di premio si contrappone con quello di punizione. La punizione dovrebbe avere l’obiettivo di disincentivare il cane dal proporre determinati comportamenti considerati indesiderati in certi contesti.

Partendo dal presupposto che un cane tende a ripetere un comportamento quando quel comportamento gli porta un vantaggio, allo stesso modo tenderà ad evitare quei comportamenti che gli portano qualcosa di negativo o svantaggioso. Il cane sarà più portato a proporre quei comportamenti che gli permettono di ottenere un rinforzo, un premio.

La parte difficile per noi è capire come, nella mente del cane, si definisce il concetto di premio o di punizione. Cioè cos’è positivo e cos’è negativo per il cane.

Se non capiamo questo aspetto, il rischio è quello di concedere un premio al cane, anche involontariamente, per un comportamento che non vorremmo che il cane esibisse, e di non premiare i comportamenti positivi.

Il concetto di premio è relativo. Ciò che piace al cane e che lui considera premio può anche essere molto soggettivo. Se vogliamo che il cane ripeta un certo comportamento, devo gratificare quel comportamento con un premio che piaccia al cane. E che il cane percepisca come premio in quel momento e in quel contesto.

Nel tempo, i comportamenti che avremo gratificato, diventeranno per il cane un’abitudine e quindi ci sarà possibile modificare il premio che utilizzeremo. Arrivando finalmente ad utilizzare semplicemente la tanto ambita, da noi, parola di lode.

L’utilizzo di gioco, carezze, cibo e tanto entusiasmo (questo non deve mancare mai quando ci relazioniamo con il nostro cane) sarà funzione del livello di preparazione, di apprendimento e di memorizzazione che il cane ha fatto di quel comportamento. Oltre che di quello che è il premio maggiormente gradito dal cane in uno specifico contesto.

Quale caratteristica devono avere gli snack per il cane?

Le caratteristiche che andiamo a cercare negli snack per il cane, dipendono dall’utilizzo che facciamo di questi snack.

Se stiamo cercando degli snack da utilizzare come premi in cibo per il cane, le caratteristiche che devono avere sono:

  • dimensioni piccole;
  • appetibile per il cane;
  • i premi umidi sono da preferire a quelli secchi. Questo sia per una questione di appetibilità che per il relativo apporto calorico.

Per quanto riguarda le dimensioni dei premi, queste sono direttamente proporzionali alle dimensioni del cane. Ciò che è piccolo per un Pastore Tedesco, può non esserlo per un Chihuahua.

In merito all’appetibilità, spesso abbiamo la tendenza a scegliere premi che siano comodi per noi da tenere in tasca, che non sporchino e non puzzino troppo. Ma se poi quel premio non piace al cane è praticamente come non averlo. Meglio utilizzare una sacchetta porta premi per salvare tasche e vestiti, ma allo stesso tempo gratificare correttamente il cane che portarci in giro dei premi inutili.

L’attenzione all’apporto calorico è importante soprattutto per i cani di piccole dimensioni, con cui si fa molto in fretta a raggiungere le esigenze giornaliere del cane con pochi premi di grosse dimensioni e molto calorici.

Questo aspetto è importante anche nella fase inziale dell’educazione o addestramento del cane. In cui è spesso prevista la necessità di dispensare un numero elevato di premi per favorire la memorizzazione da parte del cane.

È possibile compensare l’eccesso di uso di premi riducendo la razione giornaliera del cane. Inoltre, in questo specifico contesto, nulla ci vieta di utilizzare anche parte della sua alimentazione come premio.

Quanto appena visto può essere utile anche per i cani che soffrono di allergie o intolleranze. Avendo identificato gli alimenti che il cane può mangiare senza problemi, quegli stessi alimenti possono essere utilizzati come premio o come ingredienti per la preparazione di premi adatti a loro.

Alcune idee per premietti fatti in casa

I premi per cani fatti in casa sono sempre i più sani e sicuri. Perché sappiamo esattamente cosa contengono.

Quello che io faccio abitualmente per Julia, è semplicemente seccare della carne in forno.

Utilizzo delle fette di carne di tacchino, di pollo o di manzo. La taglio grossolanamente e la metto in forno per circa un’ora ad una temperatura di 80-100°C.

Tolta dal forno, la taglio in pezzetti più piccoli, di dimensioni adeguate alla taglia del mio cane e li ripasso in forno alla stessa temperatura per 30-40 minuti o comunque il tempo per seccarla completamente.

Una volta pronti, li lascio raffreddare e poi li ripongo in un barattolo di vetro con chiusura ermetica. Non è necessario conservarli in frigorifero, soprattutto se è un quantitativo che andrai a consumare nel giro di qualche giorno, una settimana al massimo.

Se invece ne preparo in abbondanza e rischio che mi restino lì per più settimane, allora li metto in barattoli di vetro o in sacchetti di plastica e li conservo direttamente in freezer.

Quando ne ho bisogno, mi basta toglierli dal freezer circa una mezz’ora prima del loro utilizzo. Essendo tagliati piccoli, arrivano a temperatura ambiente molto velocemente.

Allo stesso modo è possibile ottenere degli snack da masticare. In questo caso, anziché tagliare la carne in bocconcini piccoli, basta tagliarla in strisce. Che potrai dispensare al cane nel momento in cui le voglio dare la possibilità di rilassarsi masticando qualcosa.

La masticazione gioca infatti un ruolo importantissimo per permettere al cane di rilassarsi e scaricare la tensione emotiva che può accumularsi a causa delle diverse esperienze e attività della giornata.

Per la mia Julia, la masticazione è un passatempo quotidiano e se gli snack glieli preparo io, sono anche più tranquilla perché so cosa mangia.

Se stai pensando di adottare un cucciolo o di accogliere in casa un cane adulto o ne hai appena adottato uno, ma hai dubbi o problemi in merito alla sua educazione, utilizza il modulo qui sotto per contattarmi. Sarò lieta di accompagnarti nella scelta dell’alimento più adatto per il tuo cane.