A volte capita che il cane non mangi. Tu gli prepari la ciotola esattamente come ti ha spiegato l’allevatore, il veterinario, l’educatore o semplicemente l’istinto e lui non mangia.
E la prima volta pensi che sia un caso. E ci può stare. Non ha fame oggi, strano, ma non ha fame. Ma se si ripete, iniziano a venirti i primi dubbi e poi, pian piano, sale l’ansia. Perché non mangia? Dov’è il problema?
Chiedersi il perché non mangia è fondamentale, perché ti permette poi di decidere come procedere.
Mettere in atto vari tentativi solo per indurre il cane a mangiare, potrebbe funzionare nel breve periodo, ma non risolve il problema. Per cui vedi che il tuo cane mangia per un paio di giorni e poi sei di nuovo nella situazione di prima.
Quindi, la prima cosa da fare è capire perché il cane non mangi. Così da trovare l’effettiva soluzione al problema.
Capire perché il cane non mangia, quali sono le cause
Le cause per cui il cane non mangia possono essere diverse.
Alcune delle più frequenti sono legate a:
- il tipo di alimentazione;
- lo stato di salute del cane;
- condizioni ambientali.
Il tipo di alimentazione è un fattore importante. A me in passato era stato insegnato che il cane non ha senso del gusto. Quindi, per lui, un alimento vale l’altro e potrà anche mangiare lo stesso alimento per tutta la vita.
È arrivato subito il mio golden retriever Flubber a smentire questa affermazione. Lui non ne voleva sapere delle crocchette che gli propinavo e con cui mi era anche stato suggerito di insistere. Prima o poi avrebbe ceduto a mangiare quelle crocchette, pur di non morire di fame.
Non l’ho fatto. Ho ceduto prima io e mi sono messa a cercare e studiare l’alimentazione dei cani, per risolvere il problema del mio che evidentemente non apprezzava il sapore, la consistenza e anche l’apporto nutritivo dei pasti che gli offrivo con quelle crocchette.
Quindi, se il tuo cane non mangia, la prima domanda che devi farti è se apprezza o meno ciò che gli stai dando da mangiare. Perché ogni cane ha i suoi gusti e ogni cane è in grado di rendersi conto se ciò che sta mangiando lo sta anche nutrendo correttamente o se sta solo riempiendo il suo stomaco.
Un altro aspetto importante è lo stato di salute del tuo cane. Ci sono patologia che possono ridurre l’appetito nel cane. Da un banale, ma non trascurabile, dolore a denti o gengive, fino a patologie che possono vedere nella perdita di appetito solo un sintomo, dietro al quale si nasconde un problema ben più grave.
A volte può essere un problema di facile soluzione, come nel caso di cani a cui è stata fatta la vaccinazione che possono arrivare a perdere l’appetito ma solo per un giorno. Poi riprendono a mangiare senza problemi.
Altre volte possono esserci malattie più gravi, per cui, se provando a cambiare tipo di alimento o aspettando uno o due giorni di inappetenza e digiuno, l’appetito del cane non torna, è d’obbligo un consulto con il veterinario. In quanto ci sono patologie come parassitosi, avvelenamenti, malattie autoimmuni, neurologiche o a carico di diversi organi interni, che possono avere tra i sintomi la perdita di appetito da parte del cane.
Un’altra causa che può portare il cane a non mangiare è legata alle condizioni ambientali.
Situazioni di stress, ansia, cambiamenti nel nucleo famigliare o nelle routine quotidiana. L’assenza di un membro della famiglia o l’ingresso in famiglia di un nuovo soggetto, animale o umano, che può scombussolare i ritmi precedenti e le certezze del cane. Possono tutte essere causa di insorgenza di inappetenza.
E finché perdura l’emozione negativa, il cane continuerà a non mangiare. In questo caso è importante andare a capire quale elemento che è cambiato nella vostra vita, ha determinato la sua perdita di appetito.
Come fare a stimolare l’appetito del cane
Togliendo le cause associate alla salute o comunque se il suo digiuno va oltre uno o due giorni, per cui è d’obbligo fare riferimento al veterinario, se il problema è solo legato al tipo di alimentazione che stai dando al tuo cane, per stimolare il suo appetito puoi seguire delle semplici strategie.
La prima è quella di provare a cambiare l’alimentazione del tuo cane. Se mangia crocchette, prova a proporgli del cibo umido. Il fatto che sia più ricco in acqua lo rende sicuramente più appetibile e digeribile.
Alcuni cani hanno un palato più raffinato e sono molto schizzinosi sul tipo di cibo che gli viene proposto. Ad esempio, ci sono soggetti che non amano il pesce e, se nell’alimento che stai offrendo, c’è anche solo una minima quantità di pesce, loro lo sentono e possono scegliere di rifiutare quell’alimento.
Questo me lo ha insegnato Julia. Lei certi tipi di alimenti non li ama proprio, quindi se può, schiva ed evita, mangiando solo quello che le piace. Se non può, come accade per le crocchette o il cibo umido che contiene diversi ingredienti ben mescolati tra loro, preferisce rinunciare. E Julia è uno di quei cani che se fossero persone, verrebbero definite come delle buone forchette, perché ha sempre un buon appetito. Ma ha anche i suoi personalissimi gusti.
La seconda regola che ti do è quella di fare in modo di preferire delle ciotole in acciaio o in ceramica, evitando quelle di plastica. Le ciotole di plastica sono quelle che trattengono maggiormente gli odori. Nonostante il nostro impegno nel lavarle perfettamente, il materiale plastico comunque tende a trattenere odori che noi non percepiamo, ma i nostri cani sì. Quindi evitale e preferisci metallo e ceramica.
L’ottimale è sicuramente la ceramica, perché non trattiene gli odori, ma se il tuo cane non è molto delicato e attento nei movimenti, forse è meglio optare per quelle di acciaio. Più resistenti e comunque facili da pulire.
Da ultimo, non cambiare drasticamente dieta secondo quello che può essere quello che ti hanno detto (anche quello che ti ho detto io adesso) o con la foga di far tornare a mangiare il tuo cane.
Fagli fare degli assaggi, con diversi alimenti. Testa quello che sembra gradire di più, senza riempirti subito casa di un certo alimento perché l’ha gradito una volta sola.
Un altro mito da sfatare è quello che il cane deve mangiare sempre e comunque lo stesso alimento tutti i giorni, per tutta la vita. Al contrario, la variabilità è ottima. Perché tiene lontano allergie e intolleranze. Ovviamente se il tuo cane è sano. Se ha già intolleranze o allergie, devi necessariamente fare riferimento a un veterinario nutrizionista che vi segua e vi supporti.
Approcci comportamentali per favorire l’alimentazione del tuo cane
Esistono degli approcci comportamentali per favorire l’alimentazione del tuo cane. anche qui, delle regole importanti da seguire, che permettono al cane di mantenere un sano appetito, senza rischi di ingrassare.
E le regole sono associate a:
- quando proporre i pasti;
- quanto tempo lasciare a disposizione al cane per mangiare;
- come gestire extra e snack.
Le uscite, i giochi, le corse e qualunque attività che porti il cane a muoversi e correre devono avvenire sempre prima dei pasti. Unica eccezione: l’ultima uscita fisiologica prima di andare a dormire. Può avvenire anche dopo il pasto, purché sia limitata a una veloce uscita per i bisogni e poi si torna a casa.
Questo aiuta sia a stimolare l’appetito, sia a evitare problemi come la tanto temuta torsione dello stomaco che colpisce soprattutto le razze di taglia grande. Quando rientri dalla passeggiata, aspetta comunque sempre un po’ di tempo prima di proporre la ciotola al tuo cane. Una mezz’ora può essere sufficiente, soprattutto se ha fatto corse sfrenate ed è tornato particolarmente affannato. Dagli il tempo di calmarsi in modo che possa mangiare senza ingozzarsi.
Un cane che ha appetito in genere mangia in pochi minuti. Ma, dato che ci sono anche soggetti un po’ più lenti, puoi scegliere di lasciare la ciotola piena a disposizione del cane per un massimo di 20 minuti. Non lasciarla però tutta la notte o tutto il giorno. Altrimenti diventa difficile capire quanto e quando il cane mangia. E diventa anche complicato gestire le uscite lontano dai pasti.
Inoltre, se il tuo cane mangia cibo umido o cibo fresco, non è neanche molto igienico lasciargli il cibo nella ciotola per molte ore. Soprattutto nei mesi estivi.
Da ultimo, per quel che riguarda snack e extra, possono essere offerti al cane, ma è importante che questi extra rientrino in quella che è la quantità di cibo giornaliera. Quindi, se il tuo cane segue un percorso di educazione o fa attività in cui riceve tanti premi, puoi fare in modo che quei premi vengano conteggiati nella sua dose giornaliera. Ad esempio, se il tuo cane deve mangiare una dose giornaliera di 200 gr e tu vuoi fare attività con lui che ti porta a dargli 50 gr di premietti, per quel giorno gli metterai in ciotola solo 150 gr. I restanti 50 gr della dose giornaliera li riceverà facendo attività in forma di premio. Perché se esageri con i premi, può essere che poi non riesca a finire il cibo che gli metti in ciotola.
Queste sono le indicazioni più importanti per gestire al meglio i possibili momenti di inappetenza del tuo cane. Se hai altri dubbi, in quanto in questo articolo non ho toccato tutti i punti in maniera esaustiva, usa il form qui sotto per contattarmi e sciogliere tutti i dubbi che hai.
Se stai pensando di adottare un cucciolo o di accogliere in casa un cane adulto o ne hai appena adottato uno, ma hai dubbi o problemi in merito alla sua educazione, utilizza il modulo qui sotto per contattarmi. Sarò lieta di accompagnarti nella scelta dell’alimento più adatto per il tuo cane.