Diffidenza nel cane: come gestirla

La diffidenza nei cani è un comportamento che può manifestarsi in varie forme, ma in generale indica una mancanza di fiducia o sicurezza nei confronti di persone, animali o situazioni. Spesso associato alla paura di poter essere ingannati o comunque trattati in maniera non positiva.

Quindi, dietro alla diffidenza c’è sempre un’emozione di paura.

Un cane diffidente tende a mostrare segnali di disagio, come evitare il contatto visivo, ritirarsi in luoghi appartati, assumere posture chiuse e atteggiamento sempre pronto alla fuga. Si avvicina allungando il collo, quasi a voler mantenere la maggior parte del corpo il più lontano possibile da ciò di cui non si fida.

A volte i segni di diffidenza possono essere molto sottili e non facili da identificare. Ma ponendo attenzione e creando fina da subito un rapporto di fiducia, è possibile evitare che il problema si aggravi. Ignorare la diffidenza di un cane o cercare di forzare l’interazione potrebbe peggiorare la situazione e danneggiare ulteriormente la fiducia del cane.

Comprendere le cause della diffidenza

Prima di poter affrontare efficacemente il problema della diffidenza del cane, è fondamentale capirne le sue cause. Le cause della diffidenza nei cani possono essere molteplici e spesso dipendono dall’esperienza individuale del cane. Ad esempio, un cane che ha subito un trauma, ed è stato maltrattato o trascurato in passato potrebbe manifestare diffidenza verso gli esseri umani. Così come un cane che non è stato adeguatamente socializzato da cucciolo potrebbe essere diffidente nei confronti di altri cani o di certe situazioni, come gli ambienti sconosciuti o molto rumorosi.

La diffidenza può anche essere influenzata da fattori genetici o dall’ambiente in cui il cane è cresciuto. È vero che alcune razze tendono naturalmente ad essere più riservate rispetto ad altre, ma in questo caso abbiamo il cane che tende a non dare confidenza. Sembrano diffidenti, ma in realtà sono molto selettive su chi è meritevole delle massime espressioni del loro affetto e chi no. E nel complesso è un cane sereno e in grado di affrontare qualunque situazione.

Un ambiente stressante o caotico può contribuire a far emergere comportamenti diffidenti nei cani, in particolare in quei soggetti più sensibili, introversi e meno sicuri di sé. Quindi il fattore ambientale può andare ad amplificare un fattore genetico già presente.

Anche dei problemi di salute, che fanno percepire dolore al cane, e che magari lo associano a certe persone, ambienti o tipo di contatto, può fare insorgere diffidenza nel cane.

Identificare la radice del problema è il primo passo verso la soluzione.

Come aiutare un cane diffidente

Per aiutare efficacemente un cane diffidente, è fondamentale adottare un approccio paziente e rispettoso. Ciò significa rispettare i limiti del cane, evitare di metterlo in situazioni senza seguire un percorso bene definito che lo porti a capire che quella situazione o quell’ambiente non sono assolutamente da temere.

È importante che il cane si senta a suo agio e protetto.

L’interazione con il cane deve essere basata sulla positività. Utilizzando sì rinforzi positivi come premi, lodi e incoraggiamenti, ma anche e soprattutto creare relazione per costruire fiducia e sicurezza nella persona di riferimento. Quella che lo aiuterà a muovere i primi passi che lo porteranno fuori dalla diffidenza e dalla paura.

Il primo luogo sicuro deve essere l’ambiente domestico. Il fatto che sia un ambiente sicuro e confortevole è essenziale per un cane diffidente. Il suo spazio vitale deve essere privo di fattori stressanti e in particolare deve avere la possibilità di ritirarsi in luoghi tranquilli, quando si sente sovrastimolato. Ad esempio, in caso di ospiti troppo rumorosi in casa.

Questa sicurezza va poi trasmessa al legame con la persona di riferimento. Perché sarà lei a dover diventare l’elemento sicuro quando il cane si trova fuori casa. Una buona relazione e il sapere a chi fare riferimento quando la paura in certe situazioni sale, permetterà al cane di trovare chi gli potrà dare conforto e indicazioni su come comportarsi per potersi sentire meglio e più protetto.

Da ultimo è necessario permettere al cane di fare esperienze positive prima in ambienti in cui si sente sicuro e poi, gradualmente, anche in ambienti in cui si sente meno sicuro. Si tratta i lavori che permettono al cane di aumentare la sua autostima e la fiducia in se stesso. Scoprendo di essere in grado di raggiungere quei successi che sono alla sua portata. Alzando gradualmente l’asticella. Così che il cane si ritrovi in grado di fare cose difficili, senza che quasi se ne renda conto.

È sicuramente consigliabile consultare un esperto di comportamento o un professionista per ricevere supporto e orientamento specifici sulla gestione della diffidenza del cane. Con il tempo, la pazienza e l’impegno, molti cani diffidenti possono imparare a superare le loro paure e a sviluppare una maggiore fiducia nelle persone e nell’ambiente che li circonda.

Quali oli essenziali usare in caso di diffidenza da parte del cane

Tanti sono gli oli essenziali che possono aiutare i cani a superare i loro problemi di diffidenza. Qui te ne descrivo tre. Ovviamente l’ultima parola spetta al tuo cane, che attraverso una sessione di aromaterapia potrà selezionare uno di questi tre o farci capire che la causa della sua diffidenza è in realtà racchiusa in un altro olio essenziale. Quello che gli porterà anche il beneficio di cui ha bisogno.

Quelli che ti suggerisco qui sono:

  • arancio dolce;
  • sandalo;
  • ginepro.

Ciascuno lavora su sfaccettature diverse della diffidenza. Quindi potrebbe anche succedere che il cane li cerchi tutti e tre, oppure scelga di iniziare con uno per poi passare agli altri in base a come evolve la risoluzione del suo problema.

L’arancio dolce rappresenta il risveglio. È un olio essenziale che rilassa e al contempo permette di mitigare la tensione nervosa e lo stress. Porta gioia e buonumore, alleggerisce i pensieri e ridona tranquillità e sicurezza in caso di attacchi di panico e in situazioni dove l’ansia tende a prendere il sopravvento. Rappresenta una difesa nei confronti delle emozioni violente e dei traumi.

Il sandalo è contatto, avvolgere, protezione. È un olio essenziale che agisce come antistress in grado di riequilibrare il sistema nervoso centrale. Il sandalo rilassa e distende, ma allo stesso tempo infonde energia e migliora l’autostima. Inoltre favorisce il contatto con gli altri, aiutando a sciogliere la paura associata alla diffidenza.

Il ginepro è protezione, tonicità. Avvolge con il suo senso di sicurezza e protezione. Dona forza, aumentando l’autostima e permettendo di percepire come meno influenzi la paura, il timore, l’ansia.

Se vuoi saperne di più su come gli oli essenziali possono aiutare in caso di cani problematici, puoi leggere l’articolo che trovi a questo link.

Se stai pensando di adottare un cucciolo o di accogliere in casa un cane adulto o ne hai appena adottato uno, ma hai dubbi o problemi in merito alla sua educazione, utilizza il modulo qui sotto per contattarmi. Sarò lieta di accompagnarti nella scelta dell’alimento più adatto per il tuo cane.