Il richiamo del cane è uno degli insegnamenti più importanti per una convivenza serena. Sapere che il nostro cane torna da noi quando lo chiamiamo non è solo una questione di praticità e controllo, ma anche di sicurezza e ancora di più di relazione. E proprio perché è un comportamento strettamente connesso con la relazione, insegnare il richiamo non è sempre semplice come si potrebbe pensare.
E la frustrazione nelle persone sale a livelli non indifferenti, quando il cane ignora la loro richiesta di tornare. Vediamo insieme quali sono le ragioni principali per cui un cane sceglie di non rispondere al richiamo, quali i possibili metodi per insegnarlo in modo efficace e rispettoso e gli strumenti utili per migliorare la relazione con il nostro cane.
Perché il cane non risponde al richiamo
Prima di tutto, è importante capire che se il cane non risponde al nostro richiamo, non è per dispetto o per qualche problema all’udito, anche se a volte è effettivamente questa la motivazione. Ecco alcune delle ragioni più comuni per cui il cane non risponde al richiamo:
- non abbiamo costruito con lui la giusta relazione: il cane potrebbe non avere interesse a tornare al tuo richiamo, perché non dà significato alla parola “vieni” che tu continui a pronunciare, senza aver creato conoscenza e relazione con lui. E quindi anche l’interesse a voler tornare da te;
- distrazioni ambientali: odori, rumori, altri animali o persone possono catturare l’attenzione del cane e rendere difficile per lui concentrarsi su di noi;
- esperienze negative: se il richiamo è stato associato a qualcosa di negativo, come essere sgridato per non essere tornato velocemente (e c’è sempre una ragione se non lo ha fatto) o costretto a smettere di interagire e giocare con altri cani con cui si sta divertendo per andarsene a casa dove regna la noia, il cane potrebbe evitarlo. A volte le esperienze negative sono involontarie. Nel senso che tu fai di tutto per far sì che il cane veda nel richiamo qualcosa di positivo, ma in realtà, inavvertitamente crei un’associazione negativa. E il cane sceglie di non tornare quando lo chiami.
- caratteristiche della razza: alcune razze, come i cani da caccia o i nordici, sono più inclini a seguire il loro istinto piuttosto che rispondere immediatamente a un richiamo, sono cani che hanno bisogno di muoversi, di spazio. E mezz’oretta di gioco per poi essere rimessi al guinzaglio, è qualcosa che li rende sordi all’istante. Con loro è necessario, più che con gli altri, rispettare tempi di movimento e attività molto più lunghi e spazi più ampi.
Insegnare il richiamo: passaggi fondamentali
Insegnare al cane il richiamo richiede la nostra solita dose pazienza, una buona quantità di costanza e qualche rinforzo positivo che sia gradito al nostro cane. Ecco i passaggi per iniziare:
- scegli una parola chiaramente identificabile: usa una parola specifica come “vieni” o “qui” e mantienilo coerente. Assicurati che sia una parola che non utilizzi in altri contesti per evitare confusione.
- inizia in un ambiente tranquillo: insegna il significato della parola “vieni” al tuo cane in un luogo tranquillo e privo di distrazioni, come il salotto di casa o il tuo giardino. Questo aiuterà il cane a stare più attento a te e a creare un’associazione positiva con quello che gli stai chiedendo.
- usa un rinforzo positivo: premia il cane ogni volta che risponde al richiamo. Puoi utilizzare bocconcini, lodi verbali o giochi, a seconda di ciò che motiva di più il tuo cane. Io, per iniziare, preferisco un mix dei tre e ciò che deve prevalere però è sempre l’entusiasmo e la gioia con cui accogliamo il nostro cane che viene da noi. Anche se in un ambiente semplice come il soggiorno di casa. È questo che ci permette di mettere le basi per un’associazione positiva con il comportamento del richiamo.
- aumenta gradualmente le distrazioni: quando il cane risponde in modo affidabile in un ambiente tranquillo, puoi iniziare a spingerti in luoghi con maggiore difficoltà, in spazi più aperti e con più distrazioni. Se hai ancora un pizzico di paura di fallire, assicurati di stare sereno utilizzando una lunghina per le prime volte. Così non potrai cadere nell’errore di perdere l’entusiasmo perché ti sale l’ansia che non funzioni.
- non punire mai l’errore: se il cane non torna immediatamente, non sgridarlo. Ti ho fatto iniziare con la lunghina apposta. Una risposta negativa potrebbe portarlo ad associare il richiamo a un’esperienza spiacevole, rendendolo meno propenso a rispondere in futuro. Quindi, un bel respiro, aspetta un attimo e riprova con lo stesso entusiasmo che usavi in casa. Hai la lunghina che ti protegge da qualunque fallimento. Anche quello di innervosirti perché non risponde.
Differenze di razza e temperamento
Ogni cane è un individuo, ma alcune caratteristiche razziali possono influire sul richiamo e renderlo più semplice o più difficile:
- cani da caccia come Beagle, Setter, Pointer: tendono a seguire molto di più il loro fiuto, anche la conformazione delle loro orecchie, tende a isolarli da quello che può essere l’attenzione verso un suono, come può essere il nostro richiamo, rispetto all’attrazione di un odore di cui scelgono di seguire la traccia. Tutto questo rende il richiamo… un po’ più complesso.
- cani da pastore come il Border Collie o l’Australian Shepherd: solitamente più inclini a rispondere al richiamo grazie alla loro natura collaborativa e alla necessità di essere pronti a percepire ed eseguire gli ordini per meglio gestire il gregge.
- razze primitive e più indipendenti come Husky, Shiba Inu: che possono sembrare più testarde o inclini a ignorare il comando, ma a volte è solo una questione di rispettare le loro esigenze e la loro indole.
Comprendere le caratteristiche del proprio cane è essenziale per adattare il lavoro che ci porterà ad avere un buon richiamo in base alle sue esigenze specifiche.
Strumenti utili per insegnare il richiamo
Esistono diversi strumenti che possono facilitare l’insegnamento del richiamo, perché ci permettono di lavorare in sicurezza. Tra questi possiamo includere:
- il nostro entusiasmo associato a un tono di voce allegra: utile per lodare il cane che torna da noi, e fargli percepire che per noi è qualcosa di incredibilmente bello. In questo modo possiamo aiutare il cane a fare una prima associazione positiva con il ritorno da noi, in qualunque contesto. Non ci costa niente e semplifica il lavoro.
- una lunghina: cioè un guinzaglio o una corda lunga che permette al cane di muoversi con maggiore agio e libertà, ma ci permette di allenarsi in spazi aperti in sicurezza e soprattutto in serenità. Allontanando la paura di fallire in partenza.
- qualche buon premio da dispensare al cane per rendergli ancora più piacevole e positivo il desiderio di tornare da noi quando sente il suo nome e il segnale di richiamo associato. In base ai gusti del cane puoi scegliere tra gioco e cibo, oppure entrambi. Ma non dimenticare anche le carezze. Queste ultime però vanno sapute usare con anche maggiore attenzione e cura rispetto a come potremmo scegliere di utilizzare cibo e giochi.
Strategie per un richiamo affidabile
Vediamo ora come procedere per insegnare al tuo cane un richiamo affidabile.
Un richiamo affidabile è una delle abilità più importanti che un cane possa imparare. Non solo migliora la sicurezza del cane, ma consente anche di godere di passeggiate e momenti di libertà in maggiore tranquillità. Ecco i passaggi fondamentali per insegnare al tuo amico a quattro zampe a tornare da te ogni volta che lo chiami.
La parola che userai per il richiamo deve essere breve e chiara, come Vieni o Qui. Non utilizzare il suo nome, in quanto il suo nome sarà il segnale per ottenere la sua attenzione. Quindi richiamo e richiesta di attenzione sono due comportamenti diversi che avranno due segnali diversi.
Abbiamo detto di partire in un luogo tranquillo e qui inizia a creare un’associazione positiva tra il segnale di richiamo e il fatto che il cane venga da te.
Per farlo, richiama l’attenzione del cane, pronunciando il suo nome, dopo di che muoviti allontanandoti da lui e invitandolo a seguirti. Quando lo fa, mostra gioia e entusiasmo per il fatto che abbia scelto di seguirti. Dopo averlo lodato puoi scegliere di premiarlo con del cibo che a lui o lei piace. Oppure prenditi qualche minuto per giocare insieme a lui o lei. Puoi anche coccolarlo, ma fai sempre attenzione a come risponde alle tue coccole. Come per il cibo e il gioco, anche le coccole devono essere apprezzate dal cane. Altrimenti rischi un’associazione negativa con il richiamo.
L’elemento importante però è l’entusiasmo che metti nel momento in cui il tuo cane sceglie di venire da te. E impara ad osservare le sue reazioni e a rispettare i suoi tempi.
Può essere che un Boxer ci metta più tempo a rispondere al richiamo rispetto ad un Border Collie, ma è tutta una questione di indole e di razza. Per cui, rispetta quelli che sono i tempi e le caratteristiche del tuo cane.
Aumenta la difficoltà gradualmente. Inizia chiamando il cane da un paio di metri, poi aumenta la distanza poco alla volta. Ogni volta che risponde, mostra la massima gioia e entusiasmo e quindi premialo.
Una volta che il cane risponde bene in un ambiente tranquillo, prova in contesti più stimolanti, come un parco o nei campi. Inizia in sicurezza tenendo il cane con una lunghina o un guinzaglio lungo. Così da essere sicuro del fatto che non potrà allontanarsi e non rischierà di farsi male.
Nel tempo potrai scegliere di lasciare cadere la lunghina a terra, tenendo sempre il capo alla tua portata. Così in caso di necessità, potrai recuperare il guinzaglio da terra.
Solo quando ti sentirai davvero sicuro, potrai scegliere di togliere la lunghina. Ma sempre restando in ambienti che siano privi di pericoli per il tuo cane e in zone dove sai di poterlo lasciare libero senza che possa creare problemi a sua volta.
È fondamentale che il richiamo sia sempre associato a qualcosa di piacevole. L’emozione che devi associare al richiamo è un’emozione positiva e di gioia.
Evita di usare il richiamo per rimproverare il cane o per farlo tornare per poi sgridarlo. Questo potrebbe non solo indebolire l’efficacia del richiamo, ma peggio ancora potrebbe incrinare la vostra relazione. Con l’ulteriore rischio che il cane perda fiducia in te.
La costanza è essenziale. Dedica sessioni brevi ma frequenti all’insegnamento del richiamo.
Con pazienza e coerenza, il tuo cane imparerà a tornare da te con entusiasmo, rendendo ogni uscita un’esperienza più serena e sicura per entrambi.
Insegnare al cane a tornare al richiamo è un processo che richiede tempo, pazienza e costanza. E ovviamente l’applicazione del metodo giusto per il tuo cane. Ogni cane è diverso, e adattare gli insegnamenti alle sue specifiche esigenze è fondamentale per avere successo. Con il giusto approccio, potrai ottenere un richiamo affidabile, migliorando il rapporto con il tuo cane e garantendo la sua sicurezza.